nero
Apro gli occhi.
Naufragio del mio tempo
questo perdersi nel tempo
aggrappato a ricordi
trasparenze di illusioni
apparenti equilibri ai margini del cielo.
Anni muti
assenti
chiusi
algoritmi senza ritorno
e invece spero ancora
nella tua voce viva
nella preghiera di una madre.
Madre
nulla è cambiato
niente
nell'acqua d'intorno
nulla.
Adagio il blu si fonde
è speranza
l'orizzonte di Dio
e l'aria si muove
calda
trasportando semi nuovi
e vita di ieri.
Solo che io
sono più stanco
solo io
immerso in questa notte
accarezzo una domanda:
quando?
Chiudo gli occhi.
Stringo calore
nel mio pianto
nero.
10 agosto 2015
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